Because it's in my blood, Galleria Poggiali, Milano, 2020, Veduta di insieme.
Because it's in my blood, Galleria Poggiali, Milano, 2020, Veduta di insieme.
Because it's in my blood, Galleria Poggiali, Milano, 2020, dettaglio.
Because it's in my blood, Galleria Poggiali, Milano, 2020, Veduta di insieme.
Because it's in my blood, Galleria Poggiali, Milano, 2020
Because it's in my blood, Galleria Poggiali, Milano, 2020
Pact, 2020, rame e lattice dipinto, 169 x 81,5 x 25,5 cm
Pact, 2020, rame e lattice dipinto, 169 x 81,5 x 25,5 cm, dettaglio
Convex, 2018, rame e lattice dipinti, 72,40 x 52 x 30,50 cm
Kennedy Yanko (St. Louis, 1988; vive e lavora a Brooklyn) è un’artista visuale che lavora principalmente con metalli di riuso e lattice dipinto. Si è formata presso il San Francisco Art Institute. La sua ricerca si concentra sull’ambiguità della percezione e sull’importanza dell’astrazione come strumento di conoscenza.
Dal debutto delle sue prime sculture “Elements and Skin” nella mostra collettiva curata da Derrick Adams Hidden in Plain Sight presso il Jenkins Johnson Project Space, Brooklyn, NY, (2017), Yanko ha esposto regolarmente in gallerie e fiere nazionali e internazionali.
Fra le sue recenti mostre: Highly Worked, alla Denny Dimin Gallery di New York; Hannah presso Kavi Gupta a Chicago e Before Words presso l’UICA a Grand Rapids, (2019), in contemporanea alla mostra Because it’s in my blood, Yanko presenta SALIENT QUEEN, presso la galleria VIELMETTER LOS ANGELES.
Ha esposto nella collettiva Cry of Victory and Short Walks to Freedom come parte del progetto nazionale di Hank Willis Thomas For Freedom (2018), ed è stata invitata ad esporre con Parallels and Peripheries al Museum of Contemporary Art di Detroit (2019).
I suoi lavori fanno parte della JP Morgan Chase Collection, e nelle collezioni di Beth Rudin deWood e Helyn Goldenberg. Nel 2018 è stata nominata “Artist of the week” dalla rivista Milk durante la Armory Week.